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Calvizie nelle donne: cause e rimedi per una chioma folta!
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Calvizie nelle donne: cause e rimedi per una chioma folta!

I risultati dei test confermano come la causa principale della calvizie femminile sia l’alopecia androgenetica che colpisce una donna su tre.

Le cause principali delle calvizie nelle donne sono: stress, trattamenti cosmetici aggressivi, fattori ereditari, cambiamenti ormonali dopo gravidanza e menopausa, diete drastiche, disturbi alimentari come anoressia e bulimia, carenza di vitamina A o zinco. I fattori scatenanti che determinano la calvizie al femminile sono diversi e, spesso, prima di individuare la causa passa molto, troppo, tempo. In Italia ne soffrono quattro milioni di donne.

L’alopecia, ovvero la perdita di capelli localizzata o diffusa, è un fenomeno che interessa ampie fasce di popolazione, sia maschile che femminile.
Nella forma più comune e diffusa, la caduta dei capelli è legata all’azione degli ormoni androgeni su un terreno geneticamente predisposto; si parla pertanto di alopecia androgenetica.

Secondo recenti stime, tale condizione interessa 18 milioni di italiani e 4 milioni di italiane, tanto che all’età di 50 anni almeno la metà degli uomini ed il 30% delle donne è affetto da problemi più o meno gravi di calvizie correlati all’alopecia androgenetica.
Nella donna, la perdita di capelli, seppur in genere più attenuata rispetto all’uomo, comporta spesso ripercussioni psicologiche ben più drammatiche e devastanti, legate alla percezione di un danno considerevole alla propria immagine. Fortunatamente, il trattamento dell’alopecia androgenetica femminile offre maggiori e più efficaci opportunità terapeutiche, con una minore incidenza di effetti collaterali.4

Le cause delle calvizie nelle donne non sono facili da riconoscere come lo sono invece nell’uomo

Contrariamente a quanto avviene negli uomini, la calvizie femminile può manifestarsi a qualunque età fino a 50 anni e oltre, non avere una chiara matrice ereditaria e non seguire alcuno schema riconoscibile di diradamento diffuso sul cuoio capelluto tipico della “alopecia femminile”. Una donna che noti un inizio di calvizie può non essere sicura se la caduta dei capelli sia temporanea o permanente; ad esempio, nel caso vi sia stato un evento recente, quale una gravidanza o una malattia che possano essere associate a un diradamento temporaneo della chioma.

Se sei una donna preoccupata per la perdita di capelli, dovresti rivolgerti a un medico tricologo specialista per una visita e una diagnosi.

Sia nella donna che nell’uomo, la causa più frequente della perdita dei capelli è l’alopecia androgenetica: una sensibilità ereditaria agli effetti degli androgeni (ormoni maschili) da parte dei follicoli capillari. Tuttavia, nelle donne la cui perdita di capelli è prodotta da tale fenomeno non sviluppano solitamente una vera calvizie nello stesso modo in cui avviene per gli uomini; ad esempio, le donne raramente arrivano ad avere la “testa pelata” come invece avviene frequentemente nell’uomo.

Quando preoccuparsi

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In linea di principio, la caduta di una moderata quantità di capelli è da ritenersi del tutto normale. La capigliatura è infatti soggetta ad un ciclo vitale fisiologico.

La quantità dei capelli che cadono dipende da numeri fattori, che vanno dalla stagione, allo stile di vita, fino a vere e proprie patologie. In generale, il problema della caduta dei capelli va approfondito nel momento in cui questa aumenta in maniera anormale e ingiustificata.

Solitamente, nelle donne il problema inizia a manifestarsi dopo i 40 anni con una progressiva alterazione della capigliatura che, a partire dall’area superiore del cranio, tende ad interessare tanto il colore quanto le dimensioni dei capelli, che possono iniziare ad apparire più sottili e fragili.

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