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Salmo vs Luchè dissing Completo: Gli insulti e le rime volano tra i due rapper
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Salmo vs Luchè dissing Completo: Gli insulti e le rime volano tra i due rapper

Si è scatenato uno scontro epico di dissing tra Salmo e Luchè, una rivalità che va avanti dal 2019. Di recente, entrambi i rapper hanno pubblicato nuove canzoni cariche di insulti reciproci. Vediamo cosa sta succedendo e perché tra loro non c’è buon sangue.

Il rapper napoletano Luchè, 39 anni, ha rilasciato il 4 luglio 2023 il brano “Estate dimmerda 2”, un dissing diretto al collega Salmo, dopo che quest’ultimo lo aveva citato nella sua canzone “64 Bars” per RedBull. La traccia di Luchè può essere considerata una sorta di risposta all’omonimo brano di Salmo del 2017.

Prima che si potesse digerire il dissing di Luchè, Salmo ha risposto in meno di 24 ore con la pubblicazione di “Dove volano le papere”, un brano che risponde immediatamente in rima al rapper autore dell’album “Dove volano le aquile”.

Ma cosa significa esattamente “dissing”? Nel gergo del rap, “dissare” significa insultare qualcuno o qualcosa attraverso il testo di una canzone, soprattutto un collega cantante. Quindi, il dissing è una forma di denigrazione o screditamento.

La rivalità tra Salmo e Luchè, però, non è iniziata questa settimana: i due sono protagonisti di una faida che va avanti da oltre tre anni ed ha radici più profonde di quanto si possa pensare. Prima di immergerci nel dissing attuale, facciamo un breve riepilogo della storia: ecco tutto ciò che è successo.

La rivalità tra Salmo e Luchè nel 2019: cosa è successo?

La rivalità tra Salmo e Luchè ha avuto inizio nell’agosto del 2019, quando Salmo ha pubblicato un post sui social network per festeggiare il successo di “Machete Mixtape 4”. In questo post, Salmo affermava quanto segue:

“A cinque settimane dall’uscita, Machete 4 è ancora l’album più venduto in Italia. Dopo nove mesi, è ancora nella Top 5 delle classifiche. È facile raggiungere la prima posizione, ma difficile mantenerla. Funziona così! So che può infastidire e chiedo scusa per l’arroganza, ma questi sono i due migliori album pubblicati tra il 2018 e il 2019” – Salmo.

Ignorando i dischi “Potere” di Luchè, “Sinatra” di Guè Pequeno e “Persona” di Marracash, le critiche non tardarono ad arrivare: Guè ironizzò sul post di Salmo, scrivendo “Salmini”, e anche Luchè commentò, non essendo d’accordo. Luchè disse che Salmo, autoproclamandosi il migliore, stava offendendo il lavoro di tutti gli altri.

A quel punto, Salmo lo attaccò in una storia su Instagram definendolo “rapperino invidioso che dal vivo fa schifo”. Luchè rispose sostenendo che la canzone “Marylean” (quinta traccia di “Machete 4”) fosse stata copiata dalla sua “Je ce credevo” e che in “Playlist” ci fossero “almeno 5-6 rime identiche” alle sue. Iniziò così una serie di reciproche smentite e insulti.

Tra le altre cose, Luchè sostenne di avere un messaggio su un “telefonino inglese” (che poi divenne oggetto di infiniti meme) in cui Salmo lo complimentava per l’album “Malammore”. Nel video qui sotto, è possibile ripercorrere il botta e risposta della loro disputa attraverso storie su Instagram.

Il dissing nel RedBull 64 Bars del 2023

Saltiamo avanti all’estate del 2023, poco più di una settimana fa. Nelle sue “64 barre” per RedBull, prodotte da Luciennn, Salmo cita indirettamente Luchè nelle sue strofe:

“L’inferno lo conosco bene Ci tornerei per farci un mese Una vita di promesse spese Drin… squilla il telefono inglese”

Nel video qui sotto è possibile vedere l’intera performance di Salmo, con numerose altre rime taglienti, forse rivolte proprio a Luchè. La RedBull stessa ha definito il brano “uno dei più grandi Red Bull 64 Bars di sempre”.

Salmo ha commentato le rime indirizzate a Luchè in un’intervista a GQ, dicendo:

“Il rap è pieno di punchline, quella parte del telefono inglese è una cosa a prova di stupido. In quella barra non c’è nessun insulto, la gente sentirà quella cosa e penserà che adesso si riapre la faida, ma non è così. Nel rap, quando fai freestyle, intrattieni, fai le punchline: se avessi voluto insultare, avrei detto un’altra roba. Però invece di stare lì a rompere le palle ci gioco su, è una cosa scherzosa. Non penso che si offenderà, si farà una risata anche lui” – Salmo.

Il dissing in “Estate dimmerda 2”

La risposta di Luchè è arrivata puntuale, anche se Salmo non se l’aspettava. “Se hai qualcosa da dire, dimmelo in una canzone. Poi vediamo cosa succede”, aveva detto il rapper sardo nel 2019.

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Luchè evidentemente ha preso nota. Così, sette giorni dopo le “barre” per RedBull, il rapper napoletano (che ha in cantiere un album in collaborazione con Geolier) ha risposto al “scherzo” di Salmo pubblicando sul suo canale YouTube “Estate dimmerda 2”, un dissing completo nei confronti del collega, intitolato come la sua stessa canzone del 2017.

Nel brano, Luchè attacca Salmo su tutti i fronti: rivela di aver dovuto regalare 10.000 biglietti per riempire San Siro, dice che quando ha ascoltato “Il cielo nella stanza” ha rivalutato “Plaza”, che Salmo è “l’antifiga travestito da anticristo” e che da “Russell Crowe” è diventato “Pio e Amedeo”, con un commento ironico sul suo tuffo nella piscina di Sanremo. E tanto altro ancora.

La canzone si conclude con un messaggio vocale di Salmo che ammette di aver fatto i complimenti al collega, seguito da una registrazione di un live in cui Salmo dice: “Certo, è vero, fratello, è verissimo il messaggio che ti ho mandato. Perché quel disco era figo. L’ho ascoltato una volta, fratello, una volta. Perché io rap italiano non ne ascolto, immagina se posso ascoltare Luchè”… “Sono veramente contento di poter condividere il palco con uno dei miei rapper preferiti, un mostro sacro, ragazzi. Fatemi sentire la voce per Luchè”.

Salmo non ha perso tempo e non è rimasto a guardare. Nel suo post su Instagram pubblicato dopo l’uscita del brano di Luchè, è stato chiaro fin da subito che il rapper di Olbia si sarebbe messo al lavoro per registrare la sua risposta al dissing.

Così, alle 12:30 di mercoledì 5 luglio, a meno di un giorno dall’attacco del suo avversario, Salmo ha pubblicato sul suo canale YouTube “Dove volano le papere”, una chiara parodia di “Dove volano le aquile”, l’ultimo album di Luchè. Si tratta di un dissing basato sul classico brano hip hop “Full Clip” dei Gangstarr, in cui Salmo riprende e ribalta tutte le accuse di Luchè.

Poco tempo dopo, Luchè ha risposto a sua volta con un nuovo brano intitolato “Ho paura di uscire”, continuando la guerra delle rime con Salmo.

La rivalità tra Salmo e Luchè continua a tenere banco nell’ambiente rap italiano, con i fan di entrambi gli artisti divisi e in attesa di nuovi sviluppi. Nonostante le tensioni, resta da vedere se alla fine la rivalità tra i due rapper si risolverà o continuerà a infiammarsi ancora di più.

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