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Geta giapponesi progettati da Andrea Gramaccia, giovane designer italiano
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Geta giapponesi progettati da Andrea Gramaccia, giovane designer italiano

Andrea Gramaccia collabora con l’aziernda Mizutori di Shizuoka!

Andrea Gramaccia, giovane Interior, Industrial e Graphic Designer di Ancona, ha collaborato con l’azienda Mizutori di Shizuoka per la progetto di geta giapponesi!

Si tratta di un progetto di product/fashion design riguardanti i tradizionali geta giapponesi. I geta sono una calzatura tradizionale giapponese con stoffa e ‘denti’ sul fondo, sembrano delle infradito o degli zoccoli. 

Il progetto è nato con l’idea dell’azienda Mizutori di Shizuoka di ‘internazionalizzare‘ i geta giapponesi, collaborando con Andrea Gramaccia, bravissimo designer che è riuscito a ricreare l’idea e di reinterpretare i geta giapponesi in chiave occidentale, essendo italiano. Il giovane designer ha puntato sul concept: non essendo un prodotto rivoluzionario, ha voluto utilizzare un motivo diverso dai soliti modelli tipo, raccontando una storia dal suo punto di vista su questo oggetto tradizionale.

Cosa sono i geta giapponesi?

Oltreoceano, queste le calzature, erano utilizzate anche nell’antico Egitto, nel Medio Oriente e in una parte dell’Europa. Nel sud-est asiatico e nell’Asia orientale, è ampiamente utilizzato nelle regioni meridionali dove viene coltivato il riso e gli zoccoli sono stati utilizzati in Giappone, alcune minoranze nel sud della Cina e nel sud-est asiatico.  I “geta” sono scarpe tradizionali giapponesi che esistono da molto tempo. Prima che la cultura occidentale entrasse in Giappone, i giapponesi uscivano indossando “zoccoli”, invece delle scarpe.  Sulla superficie del collo del piede è presente una stringa di stoffa chiamata “Hanao“, che divide il pollice e l’indice del piede. Ha la stessa forma dei sandali da spiaggia ed è indossato esattamente allo stesso modo, quindi è facile da indossare.

È un blocco di legno che sembra essere stato utilizzato per proteggere i piedi e prevenire la subduzione nelle risaie e nelle paludi, i geta sono stati anche trovati nel sito archeologico di Toro (Shizuoka) durante il periodo Yayoi . Calzature simili furono utilizzate in alcune zone fino al XX secolo e furono chiamate inizialmente “Tageda“.  Le calzature di gomma iniziarono ad apparire negli anni ’40 e le vendite iniziarono a diminuire, dopo la Grande Guerra dell’Asia Orientale fino agli anni ’60, continuarono a realizzarle in legno ed in quel periodo, non era raro che i ragazzi indossassero gli zoccoli abbinati ad i loro vestiti, come succede attualmente.

I geta giapponesi di Andrea Gramaccia sono realizzati in legno hinoki e in stoffa pesante ed imbottita la quale è caratterizzata da una tipica texture giapponese tradizionale di colore bianco su sfondo blu samurai. La scelta del legno Hinoki non è casuale, deriva dal cipresso giapponese (Chamaecyparis obtusa), un albero pregiato nella Terra del Sol Levante per la sua robustezza e durata. Alcuni degli edifici più famosi del Giappone sono state costruite in legno hinoki. Il legno contiene anche composti antibatterici che lo aiutano respingere muffe e parassiti, quindi è un ottimo materiale per la realizzazione di geta.

Geta giapponesi Andrea Gramaccia

Poiché i geta sono realizzati in legno, emettono un suono caratteristico quando si cammina. Spesso indicato come “Karakoro” o “Karancolon“. Pertanto, il suono crea un’atmosfera quando si cammina, armonizzando l’ambiente che ci circonda.

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Ecco quindi che l’idea resta sempre quella di guardarsi intorno, di carpire armonia dalle forme e specialmente dalla natura; A&Y nome del prodotto nasce da un cerchio. Il cerchio ha una simbologia molto ampia, è sicuramente una delle tante forme armoniche e sinuose che troviamo in natura. Tagliando il cerchio a metà otteniamo due parti uguali, speculari, le quali vengono sagomate intorno alla forma del piede ovviamente mantenendo e studiando una comodità ed ergonomia che diano valore a questo prodotto non solo esteticamente. La parte interna, invece, mantiene una linea retta che rimarrà ad identificare il taglio iniziale del cerchio.

– conclude Andrea Gramaccia
Geta giapponesi Andrea Gramaccia

 Photo by: Monica Sabbatini

SITO WEB: www.andreagramacciadesign.com

INSTAGRAM: www.instagram.com/andrea_gramaccia

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